Il nuovo codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023), in vigore dal primo luglio 2023, apporta importanti cambiamenti che interessano direttamente gli appalti pubblici per la ricostruzione post sisma e, nei richiami del TURP, anche la ricostruzione privata. Tra le novità di maggiore rilievo spiccano il criterio di prossimità e il subappalto a cascata, che offrono un’opportunità fondamentale per migliorare il sistema di ricostruzione.
La prossimità delle imprese con sede operativa nel territorio di riferimento può diventare un requisito preferenziale negli appalti pubblici di ricostruzione (art. 108 c. 7 del Codice) in quanto favorisce una gestione più efficiente delle prestazioni. Si riconosce che le imprese operanti in prossimità dei luoghi in cui si svolgono le prestazioni hanno maggiori possibilità di eseguire il lavoro in modo ottimale.
Il concetto di “prestazioni dipendenti dal principio di prossimità” riguarda commesse strettamente legate alla loro esecuzione geografica, come lo sono i lavori pubblici di ricostruzione che richiedono una presenza fisica o vicinanza geografica per essere eseguiti in modo efficiente ed efficace.
L’utilizzo del criterio di prossimità favorisce l’accesso delle piccole imprese locali agli appalti pubblici, garantendo una gestione più efficiente, un minore impatto ambientale e un beneficio economico locale nei territori colpiti dal sisma. Pertanto, il criterio di prossimità deve essere considerato un elemento chiave nella selezione degli offerenti nelle procedure negoziate e come criterio premiante delle offerte nelle procedure sopra soglia.
Accanto al criterio di prossimità, il nuovo codice dei contratti introduce un’altra importante innovazione: il subappalto a cascata (art. 119 c. 17). Questo approccio permette alle imprese appaltatrici di suddividere il lavoro in sottocompiti e assegnarli a subappaltatori specializzati. Ciò consente di concentrare in modo più efficiente le risorse e le competenze, ottimizzando la gestione delle attività e migliorando la qualità delle prestazioni complessive.
I benefici del subappalto a cascata si riflettono anche nella riduzione dei carichi di lavoro per le imprese appaltatrici, che possono concentrarsi sulla gestione generale del progetto e sul coordinamento delle attività dei subappaltatori. Ciò permette di ottimizzare le risorse umane e materiali, riducendo la complessità delle operazioni e aumentando la produttività complessiva.
Inoltre, il subappalto a cascata offre flessibilità alle imprese appaltatrici, consentendo loro di adattarsi meglio alle variazioni delle esigenze del progetto o dei tempi di consegna. La capacità di assegnare specifiche attività a subappaltatori specializzati consente di gestire in modo più efficace le sfide e di reagire rapidamente alle modifiche richieste dal committente.
Complessivamente, l’implementazione del subappalto a cascata può semplificare notevolmente l’organizzazione dei lavori per le imprese appaltatrici, migliorando l’efficienza, la qualità e la tempestività nell’esecuzione dei progetti di ricostruzione privata. Come noto, infatti, il Testo Unico della Ricostruzione Privata richiama le regole degli appalti pubblici per la disciplina del subappalto.
In conclusione, con l’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti, le disposizioni sul criterio di prossimità e sul subappalto a cascata rappresentano un’opportunità unica per migliorare il sistema di ricostruzione post sisma. Sfruttare appieno questi nuovi strumenti consentirà una gestione più efficiente degli appalti, una maggiore partecipazione delle imprese locali e una significativa semplificazione organizzativa dei lavori. È fondamentale che il Commissario alla Ricostruzione renda immediatamente operative queste nuove disposizioni, al fine di garantire un processo di ricostruzione rapido ed efficiente per le comunità colpite dai sismi.
Direzione Renovo
Porto San Giorgio, 11/07/2023